Ventiquattro autori si contenderanno la sezione racconti del Garfagnana in Giallo 2015
Trentatre morti ammazzati, con le vittime quasi equamente suddivise: 19 maschi e 14 femmine. Gli assassini sono in prevalenza invece di sesso maschile (19), mentre le donne colpevoli sono solamente 7. Ad indagare per 13 volte i Carabinieri e 8 la Polizia.
In finale sono giunti 13 scrittori e 12 scrittrici (un racconto è stato scritto a due mani). Ecco in numeri dell’antologia del Garfagnana in Giallo 2015 con 24 racconti tra giallo, noir e poliziesco. Nella cura redazionale è stato deciso di mescolare le due sezioni e dunque nella lettura si alternano racconti ambientati in Garfagnana ad altri di ambientazione libera. Tra le curiosità al centro di alcuni racconti la malattia: autismo, sclerosi, alzheimer. E tra gli assassini anche un commissario di Polizia e un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri. In concorso anche un racconto con al centro proprio il Garfagnana in Giallo e un gruppo di autori rifiutati pronti a vendicarsi uccidendo gli organizzatori dell’evento. Anche tanta storia e soprattutto il desiderio di raccontare l’Italia tra gli anni Trenta e la Seconda guerra mondiale. Le location: i laghi, i fiumi e i boschi (anche i parchi cittadini) sono i luoghi più frequentati da vittime e delinquenti. I moventi degli assassini solo in prevalenza legati al denaro e al sesso, ma ci sono anche delle sorprese.
I premi quest’anno sono dedicati alla sedia elettrica. Alla scossa che ha affascinato molti scrittori, registi del cinema e distrutto la vita di decine di delinquenti e di innocenti condannati. Le targhe – ricavate da vecchi quadri elettrici con fusibili e componentistica in porcellana bianca – sono due: una per i racconti ambientati nelle Terre del Serchio, l’altro per i racconti con scenari italiani o stranieri.
Ecco i racconti se ci contenderanno sabato 28 novembre in Fortezza Mont’Alfonso i premi: “La preda” di Maurizio Polimeni; “Le colpe dei padri” di Gian Luca Campagna; “Solo andata” di Emiliano Bezzon e Cristina Preti; “200 millisecondi” di Giuliana Ricci; “Dischi di cartone” di Lidia Del Gaudio; “Odore di mistero in Appenino” di Primetta Suffredini; “Sotto l’ala della civetta” di Claudio Sergio Costa; “Il signor Zirconio e la Strada Statale 63” di Elisa Tosi; “Born to run” di Luca Occhi; “Cronaca nera” di Antonella Pellegrinotti; “Nighthawks” di Riccardo Landini; “Morte vista lago” di Marina Bertamoni; “Maresciallo, sa com’è?” di Bruna Baldini; “In fondo al lago” di Gabriella Grieco; “Michele” di Iacopo Riani; “Il bibliotecario” di Pietropaolo Pighini; “Ufo sulle Apuane” di Francesco Pellegrinetti; “Villa fiorita” di Lorena Lusetti; “Garfagnana in nero” di Luca Zambelli; “Mai autostop a ferragosto” di Renzo Lambertini; “Peppo” di Franca Giaroni; “Un attimo di buio” di Gabrio Franchi; “Omicidio alle terme” di Marco Bonini; “Il Pianista” di Maria Pia Pieri.
Nulla sarà come prima…….
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